Perché semplificare quando può essere complicato

Dicono che c’è bellezza nella semplicità. Risolvi i problemi in modo semplice, elegante ed economico. Sappiamo tutti quanto velocemente puoi andare fuori strada e iniziare a complicare problemi molto semplici. E non importava se si trattava di commerciare, accendere fuochi o preparare toast.

Quando percorro l’autostrada, osservo il numero di camion che passano e in un certo senso mi dispiace per i loro conducenti. Sebbene le persone possano pensare che il loro lavoro sia facile, è tutt’altro che vero. Anche se può sembrare come sedersi su una sedia comoda e far girare le ruote davanti a te, è un lavoro estenuante pieno di costante attenzione e pensiero su come pianificare correttamente un viaggio e il tempo speso per esso.

Non so se sei mai stato nella cabina di un camion moderno come quello, ma se non l’hai fatto, dovresti. Questo è un monolocale molto ben progettato, dove puoi soggiornare per molto tempo e, soprattutto, comodamente. I progressi in questo senso sono palpabili e chiunque ricordi i camion LIAZ a lungo raggio del passato si sentirà sicuramente qui non come in un altro mondo, ma come su un pianeta completamente diverso. Letto comodo, frigorifero, aria condizionata e riscaldamento autonomi, angolo cottura. Questo è uno dei tanti motivi per cui ci sono così pochi motel e hotel intorno all’autostrada. In breve, gli autisti non ne hanno bisogno perché portano tutto.

Ma quello che noto spesso è anche un altro sottoprodotto del progresso. Alcuni camion non hanno una grande copertura dove è nascosto lo specchio, ma una piccola staffa dove è nascosta la telecamera. Ed eccoci alla semplicità e alla complessità, perché la domanda si pone subito. Qual è il punto? Sostituire lo specchio per poche corone con una fotocamera per poche migliaia? Prendere qualcosa di semplice come uno specchio e sostituirlo con qualcosa di così complesso e, soprattutto, con qualcosa di molto più deperibile? Amo il progresso, ma sostituire poche decine di centimetri quadrati di vetro con una fotocamera e uno schermo mi sembra un completo spreco di fatica, idee e denaro. Allo stesso tempo, il risultato non è migliore, il risultato è lo stesso con la fotocamera come in uno specchio, ovvero l’autista vede cosa sta succedendo intorno e dietro di lui.

Bene, un’altra domanda che mi viene sempre in mente con questa nuova nave autostradale è che ho anche fatto qualcosa di inutilmente complicato nel commercio e ho accidentalmente sostituito qualcosa di semplice e funzionale con qualcosa che dovrebbe portare lo stesso risultato, ma è complicato e non non ha senso. Mi dico sempre che un giorno non voglio essere stupido se qualcuno che capisce e che ha più successo di me vede la mia procedura. Ecco perché cerco di pensare alla semplicità e alla complessità, e penso che anche macchine complicate come lo shuttle utilizzino sicuramente soluzioni semplici.

Michele Uma

PS E sai una cosa? Forse questa è l’idea più grande del mondo che non mi è venuta in mente.

Tonio Vecellio

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