L’Olympiacos ha vinto la “Opap Arena”, il Panathinaikos è tornato in vetta

L’Olympiacos è stato il grande vincitore della giornata 26 – e l’ultima della stagione regolare – per il campionato di Super League. I “biancorossi” hanno battuto l’AEK 3-1 all'”Opap Arena”, con l’Union che ha subito la prima sconfitta nel suo nuovo stadio.

Grazie ai tre punti, l’Olympiacos (56 punti) ha ridotto a 3 punti il ​​distacco dal secondo in classifica AEK (59 punti) e allo stesso tempo non ha permesso al pioniere Panathinaikos – che contemporaneamente ha battuto l’Atromitos a Peristeri – per scappare ulteriormente.

Anche il PAOK (54 punti) è nella corsa al titolo, avendo vinto a Volos e mantenendo un distacco di 7 punti dal Panathinaikos (61 punti).

Tieni presente che lunedì c’è il sorteggio per i playoff, che iniziano il prossimo fine settimana.

Con due gol in tre minuti

Con Sergio Araujo tornato dopo qualche tempo al vertice dell’attacco, l’AEK è stato schierato da Matias Almeida. Con l’Argentina in testa, Pineda alle spalle e l’utilizzo simultaneo di Gacinovic, Simanski, Jonsson, Almeida ha “caricato” il centrocampo senza trascurare lo sviluppo a lato. Dall’altro lato, Mitchell crede nella rosa che ha spinto l’Olympiacos alla rimonta competitiva, senza ovviamente lo squalificato Papastathopoulos e l’impreparato Embilas.

L’Unione aveva la palla e ha messo molta pressione nel gioco in modo molto forte. Le sue occasioni “pulite” sono state due fasi in cui Araoucho si è buttato “dietro” la difesa e ha cercato di intercettare Paschalakis. Nel primo tempo (19′) il portiere dell’Olympiacos lo prende, nella ripresa (45+1′) manda alto. Inoltre, un colpo di testa di Pinedas al 31′ da dieci metri viene parato da Paschalakis. I “biancorossi” provano a sfruttare il ritmo di Bakabou e falliscono una grandissima occasione al 34′ con il piazzamento del francese e la parata di Atanasiadis con un pizzico di fortuna.

È stato Fortune a lasciare l’AEK all’inizio del secondo tempo. Al 50′ Biel prova ad attaccare dentro l’area di rigore, la palla colpisce il ginocchio di Mukudi e finisce in porta. Prima che potessero riprendersi dallo shock, i “gialloneri” hanno subito il secondo gol. Al 53′, su palla “magica” di Fortunis, Bakabou riparte in contropiede e segna lo 0-2. Matias Almeida prova a cambiare le cose con un triplo cambio al 65′. Tuttavia, prima che potesse davvero vedere se la sua ispirazione stava dando i suoi frutti, l’Olympiacos ha “cancellato” il derby. In un altro contropiede esemplare, Fortounis trova Bakabou, lui a Kanos e lo spagnolo segna da distanza ravvicinata per lo 0-3 al 67′.

Al 70′ e senza motivo, Biel si è infortunato alla caviglia di Araujo. Rimosso il cartellino rosso per lo spagnolo che ha fatto sperare nell’AEK che un vantaggio numerico potesse avvicinare il miracolo. Almeida ha ordinato un “attacco completo” eliminando il difensore (Hajisafi) per incastrare Fernandez.

All’81’ Steven Zuber segna l’1-3 con un lungo diagonale, mentre all’86’ Mukudi spreca una splendida occasione per segnare su cross di Garcia. È qui che la partita è stata finalmente decisa, poiché l’AEK aveva lo slancio a quel punto e c’era sicuramente tempo per un’inversione totale.

  • Arbitro: Maurizio Mariani (Italia)
  • Giallo: Amrabad, Vida, Zuber-Ba, Biel, Huang, Fortunis, El Arabi
  • Rosso: Biel (giallo 70′ sec)

Composizione squadra:

AEK (Matias Almeida): Athanasiadis, Rota, Vida, Mukudi, Hadjisafi, Simanski, Amrabad (66′ Eliasson), Jonsson (65′ Zuber), Gatsinovic (65′ Garcia), Pineda, Araujo

Olympiakos (Mitchell): Paschalakis, Rodinei, Doi, Ba, Reabciuk, Huang (90’+1′ Retsos), Samasekou, Biel, Fortounis (72′ Vrousai), Kanos (80′ Masouras), Bakabou (73′ El Arabi).

molto più a lungo…

Settimio Lombardi

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