“King Absence” è indagato dalla polizia in Italia. Non ha lavorato per 15 anni, ma ha preso uno stipendio

La polizia italiana sta indagando su un impiegato dell’ospedale della metropoli calabrese di Catanzaro, che secondo loro non lavora da 15 anni e percepisce ancora uno stipendio. Il Guardian ha scritto mercoledì che il 70enne, che sembra aver battuto il record italiano di assenteismo, è stato soprannominato dai media il “re dell’assenza”.

Secondo la polizia, l’ospedale paga a Salvator Scumace uno stipendio mensile, che dal 2005 ammonta a 538.000 euro (13 milioni di corone). L’apparato si basava su prove sotto forma di liste delle presenze e buste paga, nonché su testimonianze di coimputati. Secondo gli inquirenti, la spazzatura 15 anni fa avrebbe minacciato il direttore dell’ospedale e la sua famiglia di impedirgli di avviare procedimenti disciplinari per la sua assenza. Il direttore si è successivamente ritirato e il suo successore e il dipartimento delle risorse umane non hanno affrontato l’assenza.

Scumace è quindi accusato di abuso d’ufficio, falso ed estorsioni. La polizia sta indagando anche su sei persone della direzione dell’ospedale sospettate che i dipendenti abbiano permesso loro di saltare il lavoro.

Il governo italiano ha inasprito le leggi sui dipendenti nel 2016, quando diverse indagini di polizia hanno mostrato quanto fosse diffusa questa pratica nel settore pubblico.

Nel corso di un’indagine, le forze dell’ordine hanno scoperto che presso il municipio di Sanremo, al confine italo-francese, da almeno due anni il personale imbrogliava il sistema delle presenze. Per due uomini, le loro mogli hanno segnalato il loro arrivo al lavoro, mentre l’altro ha contato il loro arrivo e poi è andato a fare la spesa, al mare oa divertirsi con gli amici, scrive The Guardian. In un altro caso, un agente di polizia che vive e lavora nello stesso edificio ha registrato la telecamera mentre si collegava al sistema in mutande e poi ha fatto un pisolino.

Poldi Mazzi

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